La maturazione artistica avviene nel momento in cui le opere prodotte sono la rappresentazione dell’idea che si vuole comunicare, quando gli strumenti espressivi (in questo caso i software) sono utilizzati non solo con competenza, ma con maestria. Un artista sa quando è il momento di far uscire i propri lavori dallo studio e presentarli al pubblico. Quando si sente pronto, diventa quasi un’esigenza insopprimibile.
L’etica dell’immagine
Mentre la pittura, la scultura e la fotografia sono le regine incontrastate delle mostre intorno al mondo, la digital art ci ha messo del tempo prima di essere riconosciuta come arte. Perché?
Probabilmente perché è stata spesso associata, soprattutto all’inizio, ad operazioni di carattere commerciale, come la pubblicità. La creazione e manipolazione di immagini attraverso software, comprese le animazioni, sono infatti state largamente utilizzate nel campo del marketing.
In realtà, le opere di digital art sono molto di più. Non solo sono tecnicamente superiori, ma esprimono una poetica ispirata dalla lettura della realtà da parte dell’artista, non hanno niente a che fare con le immagini “photoshoppate” di modelle o influencer. Nonostante questo, quando si parla di arte creata con software molti critici della vecchia guardia rimangono perplessi, quasi a non voler riconoscere valore espressivo a queste produzioni.
Fortunatamente, le nuove correnti di pensiero hanno invece dimostrato la potenza comunicativa e l’alto livello tecnico della digital art. D’altronde, in passato c’erano pittori che, seppur capaci di dipingere tele con tecniche innovative e osannate dalla critica, poi sbarcavano il lunario con noiosi ritratti. Non era forse marketing anche quello?
Un’opera, tante opere: il concept
Non è il mezzo a dover essere giudicato, ma l’opera che ne scaturisce. Quando l’idea di un artista si concretizza in una serie di lavori che sono tutti parte di una stessa poetica dell’immagine, allora ci troviamo davanti a un concept, ovvero un certo numero di produzioni artistiche (una “collezione”) che sono la materializzazione di un’unica ispirazione, declinata secondo angolazioni differenti.
Per un digital artist, questo può significare utilizzare una certa tecnica di colorazione su disegni diversi, oppure determinate funzionalità del software, come strumenti di collage o sovrapposizione.
Pensiamo ad esempio alla sigla/sequenza di apertura della acclamata serie televisiva True Detective. Realizzata da un team di digital artist australiani e americani delle case di produzione Elastic, Antibody e Breeder, vinse numerosi premi e fu inserita tra l’elenco dei 10 migliori titoli d’apertura mai realizzati per una serie. Per le due successive stagioni, venne utilizzato lo stesso concept, ma con connotazioni differenti, ispirate dagli eventi dei nuovi episodi.
Come preparare una mostra
Quando l’artista realizza un certo numero di lavori, appartenenti a una o più collezioni, allora può arrivare il momento di decidere di esporle al pubblico. Ciò può avvenire con metodi tradizionali, stampando i lavori su carta, cartoncino o altri mezzi di supporto adatti a riprodurre l’immagine nel dettaglio, oppure schermi sui quali le immagini vengono proiettati. Serve uno spazio espositivo, come una sala che normalmente ospita questo tipo di eventi, ma si può optare anche per un locale alternativo, a seconda anche del numero previsto dei visitatori.
Ci sono poi alcuni siti internet che permettono di creare profili per pubblicare i propri lavori sotto forma di galleria. I più intraprendenti costruiscono un sito personale con le opere, la biografia dell’artista, le informazioni di contatto e le notizie delle loro recenti attività.
Concorsi: partecipare oppure no?
Combattuti tra il volersi promuovere e il timore di un possibile insuccesso: la decisione di partecipare a un concorso costituisce un dilemma per molti. Il confronto con gli altri è l’opportunità di guadagnare visibilità o si rischia di essere fraintesi?
Facciamo un paragone con un’altra forma d’arte che, seppur non considerata digitale, deve molto alle nuove tecnologie: la fotografia. I premi dedicati ai migliori scatti sono numerosissimi, dalla natura, allo still life, dal giornalismo ai ritratti.
Fotografi di tutto il mondo partecipano con entusiasmo a questi concorsi, consapevoli di essere parte di una comunità di persone che ha scelto un determinato mezzo espressivo per comunicare la propria visione della realtà. Certo, vincere il primo premio è una grande soddisfazione, ma è comunque importante partecipare allo slancio comunicativo che tutti mettono in campo.
Non bisogna poi dimenticare che il progresso dell’arte digitale coincide con la diffusione dei social. Le community si supportano a vicenda nel proprio lavoro molto più che in altri campi dell’arte, come a pittura e la scultura.
Quindi ben vengano i concorsi: più persone partecipano, più gente potrà ricevere i giusti riconoscimenti, anche per via della promozione che ciascun artista metterà in campo e della quale, per riflesso, tutti potranno godere.